Gli anticorpi anti-recettore del TSH sono immunoglobuline IgG che, legandosi al recettore della tireotropina (Thyroid-stimulating hormone receptor TSHR), ne provocano la stimolazione o l’inibizione. Il legame che
Gli anticorpi anti-recettore del TSH sono immunoglobuline IgG che, legandosi al recettore della tireotropina (Thyroid-stimulating hormone receptor TSHR), ne provocano la stimolazione o l’inibizione. Il legame che si crea fra TRAb e il recettore del TSH impedisce al TSH endogeno di svolgere la sua funzione fisiologica. Il dosaggio degli anticorpi anti-recettore del TSH, con metodiche altamente sensibili, assume importanza per la diagnosi della Malattia di Graves. La famiglia dei TRAb si può dividere in due categorie: TRAb che legandosi al TSHR mimano l’azione biologica del TSH, ovvero la produzione di ormoni tiroidei. Questi auto-anticorpi sono presenti nella maggior parte dei pazienti (TSAb). TRAb che legandosi al TSHR lo bloccano, il risultato che ne consegue è l’assenza di produzione di ormoni tiroidei (TBAb). Il motivo per cui il recettore del TSH si comporti in due modi, stimolando o inibendo la produzione di T3 e T4, è dovuto alla sua particolare struttura: questo recettore è un polipeptide di 764 AA, costituito da tre porzioni quali extracellulare, transmembrana e intracellulare. Nella porzione extracellulare è presente il sito di legame del TSH e quindi dei TRAb (TSAb e TBAb). Le regioni che sono riconosciute come epitopi dai TRAb risultano essere molto vicine, tanto che alcuni aminoacidi sembrano essere condivisi. Questa scoperta è stata possibile grazie all’ isolamento dell’auto-anticorpo monoclonale umano e della sua espansione su modello animale: topo e ratto. Sono stati isolati diversi anticorpi monoclonali (MAbs), fra cui i più importanti: il Mabs M22 stimolante e il Mabs 5C9 inibente.