Le immunoglobuline di classe E (IgE) contengono 2 tipi di catene polipeptidiche, hanno un peso molecolare di circa 200.000 Da e si legano alla superficie dei mastociti e dei granulociti basofili. Il legame degli
Le immunoglobuline di classe E (IgE) contengono 2 tipi di catene polipeptidiche, hanno un peso molecolare di circa 200.000 Da e si legano alla superficie dei mastociti e dei granulociti basofili. Il legame degli allergeni alle IgE legate alle cellule provoca il rilascio di istamina e di altre sostanze vasoattive da cui scaturisce una cascata di eventi nota come reazione allergica.
È stato dimostrato che la maggior parte dei pazienti con patologie allergiche atopiche, come l’asma atopica, la dermatite atopica e la febbre da fieno, mostrano un aumento dei livelli di IgE nel sangue. Individui non allergici hanno concentrazioni ampiamente variabili; durante l’infanzia esse normalmente aumentano, raggiungendo nella seconda decade della vita i livelli tipici degli adulti.
La misurazione delle concentrazioni delle IgE totali è importante nella prima indagine delle allergie infantili e come strumento diagnostico per prevedere future manifestazioni atopiche. Un aumento significativo può essere riscontrato non solo nei pazienti allergici, ma anche in casi di mieloma da IgE, aspergillosi polmonare e durante lo stadio attivo di infezioni da parassiti. Si riscontrano livelli aumentati di IgE in caso di ipergammaglobulinemia, malattie autoimmuni, coliti ulcerose, epatite, cancro e malaria.